Giustizia e un senso di famiglia e vittoria nel nuovo episodio di Chicago Fire 9 che ci avvicina al finale di stagione
Il 14esimo episodio di Chicago Fire 9 è sorrisi, grasse risate, giustizia e una felicità inspiegabile nel sentire Boden pronunciare quelle parole: Stella è diventata tenente. Per quanto riguarda Mouch e Capp, una standing ovation a parte se la meritano tutta.
Ci siamo, ci avviciniamo al finale di questa nona stagione di Chicago Fire e, nel farlo, iniziamo a sentire la parole matrimonio dalla bocca di Kelly Severide mentre Casey sente le lampadine nel cervello illuminarsi improvvisamente. Cosa ho amato di più di questo episodio? L’amicizia, forte, inattaccabile, che lega il tenente e il capitano della Caserma 51. Hanno lavorato insieme per aiutare quell’uomo e sua moglie a superare un momento difficile. Ad ottenere giustizia. Poi, si sono sostenuti a vicenda. Basta uno sguardo per capire cosa sta pensando l’altro.
Non che non ci siano mai stati dissapori o scontri tra di loro. Ma continuano a coprirsi le spalle, sempre. Restano l’uno al fianco dell’altro, con quel sigaro tra le mani. Pronti a confessarsi ciò che non direbbero ad anima viva. E, Dick Wolf non voglia regalarci una gioia, sembra proprio che entrambi abbiano trovato la persona giusta con cui continuare a vivere questa vita assurda, tra una mascherina e un distanziamento sociale.
Severide è pronto. Vuole parlare con Stella di matrimonio. Vuole tastare il terreno. Ma io sono con Casey. Troppe parole e pochi fatti. Agiamo di più, non sia mai detto che le cose (per una volta) vadano per il verso giusto. Intanto, Matt continua a guardare Brett da lontano. Il ragazzo, lentamente, potrebbe anche arrivare a fare la sua mossa… se solo decidesse di seguire i suoi stessi consigli. Ed eccoli lì. Severide e Casey. Con loro tutto è iniziato, e con loro tutto va avanti. Cosa sarebbe Chicago Fire senza di loro? Amo Stella e Severide, amo l’idea di Brett e Casey insieme. E resto legata a tutti i personaggi. Ma questa amicizia è ciò che resta di più importante.
Intanto, il nuovo episodio di Chicago Fire 9 ci porta alla giornata del mercatino. Mouch vince su tutti i fronti. E’ lui il re assoluto in questo caso. Io, in pratica, sono Ritter mentre vende a quella donna un oggetto a meno di quanto dovrebbe. Fossi stata lì, le avrei offerto anche il mio portafogli.
Non solo Mouch riesce a concludere la giornata mettendo in cassa un bel gruzzoletto. Ma rende Brett felice come non la vedevamo da tempo vendendo quel gatto che è l’origine di tutti i mali. Quanti di noi sapevano che Brett avrebbe reagito in quel modo? Su, fatevi sentire.
Ma prima di chiudere il mercatino, prima di imballare tutto quello che era rimasto, Mouch riceve una lettera. Un biglietto che mi ha spventata non poco. Ero sicura sarebbe accaduto qualcosa di drammatico. Stava andando tutto fin troppo bene. E se c’è una cosa che Chicago Fire ci ha insegnato, è che non bisogna mai adagiarsi. Perché è quello il momento in cui il mai una gioia è pronto a colpire.
Invece, questa volta, Mouch, il nostro eroe, porta a casa una medaglia per aver salvato una bambina. Per aver agito senza pensare. Per essere stato quell’eroe di cui Chicago ha bisogno. Di cui questo mondo finito sotto sopra ha bisogno. Una lacrima e un sorriso per Mouch che non si è mai sentito un eroe, ma che lo è sempre stato.
Apprezzamento d’obbligo, come accade dopo ogni episodio di Chicago Fire, per Ritter e Gallo. I nuovi Otis e Cruz. Hermann e Mouch. Due giovani Severide e Casey che lavorano a testa bassa e che diventeranno dei grandi vigili del fuoco. Una piccola domanda: in quanti come me si aspettavano di vedere i due uscire dall’ufficio di Casey pieni di graffi sul volto o sulla braccia? Non me ne vogliate, ma anche li avrei continuato a ridere come se non ci fosse un domani. Come del resto ho fatto per quasi tutto il corso di questo episodio.
Nessun incendio particolarmente violento. Non abbiamo avuto paura di perdere uno dei nostri uomini o delle nostre donne. Ma Casey e Severide sono tornati ad investigare, e con l’aiuto di Hermann… No, con l’aiuto di un uomo disperato che vede sua moglie distesa in un letto d’ospedale con il visto bruciato, i due riescono ad ottenere giustizia. Non avrei saputo gestire nulla di diverso. E si, è stata una bella soddisfazione vedere il naso sanguinante di quell’uomo che avrebbe potuto causare la morte di quella donna. La fine della sua famiglia.
Prima di chiudere con l’ultimo momento al Molly, ci fermiamo su Capp. Eccolo un altro motivo per cui non è possibile annoiarsi in nessun episodio di Chicago Fire. Il suo giubbino, quello che riporta al mercatino ogni anno per dimostrare di poterlo indossare ancora. Bisogna aggiungere altro? Dire che non è necessario.
Srella ha sostenuto l’esame da tenente. Fino agli ultimi minuti, in perfetto stile Chicago Fire, non abbiamo saputo nulla. Ma questo episodio profumava di felicità e gioie sin dal primo momento. E alla fine, attraverso le parole dell’uomo che ha creduto in lei fin dall’inizio, che l’ha spronata a studiare, a sfidare sé stessa, Stella scopre di avercela fatta. Stella Kidd è il nuovo tenente della 51. Si, ma adesso? Cosa succederà adesso? Quale sarà il suo posto? Lascerà la Caserma? Accadrà qualcosa di drammatico che porterà Stella a prendere il posto di… No. Non possiamo pensarci adesso.
Mouch avrà la sua medaglia. Stella è diventata tenente. E noi vogliamo quella proposta di matrimonio con quelle parole che, quando escono dalla bocca di Kelly Severide, sono, sempre, praticamente perfette.
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