Borderlands: Recensione del noioso e prevedibile film di Eli Roth

La nostra recensione del nuovo film di Eli Roth con Cate Blanchett Borderlands, nelle sale italiane da oggi 7 Agosto

Esce oggi 7 Agosto nelle principali sale cinematografiche italiane Borderlands, il nuovo film di Eli Roth con Cate Blanchett, basato sul popolare videogame creato da Gearbox Software. Noi di Bingy News abbiamo visto il film in anteprima e adesso siamo pronti a darvi la nostra recensione.

Basato sul popolare videogame creato da Gearbox Software, Borderlands è scritto dallo stesso Roth insieme a Joe Crombie ed è prodotto da Ari Arad, Avi Arad e Erik Feig mentre K. Blaine Johnston, Lucy Kitada, Tim Miller, Randy Pitchford, Louise Rosner, Ethan Smith, Christopher Woodrow, Emmy Yu e Strauss Zelnick sono i produttori esecutivi.

Lilith, una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, è costretta a tornare, a malincuore, su Pandora, il suo pianeta natale che è il più caotico della galassia. La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas, il più potente figlio di p*a dell’universo.

Lilith stringerà un’alleanza con un’improbabile squadra di reietti:

Roland, un mercenario esperto, Tiny Tina, una adolescente amante degli esplosivi e il suo muscoloso protettore Krieg, Tannis, una scienziata pazza che ne ha viste di tutti i colori e Claptrap (Black), un robottino logorroico e saccente. Insieme, questi strampalati eroi dovranno sconfiggere una specie aliena e pericolosi banditi e scopriranno uno dei segreti più incredibili di Pandora.

Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma alla fine combatteranno per qualcosa di più grande: la loro amicizia. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in BORDERLANDS.

Borderlans: Recensione del noioso e prevedibile film di Eli Roth
Cate Blanchett as Lilith in Borderlands. Photo Credit: Katalin Vermes

Borderlands La Recensione

Quando si fa la trasposizione cinematografica o televisiva di un gioco o video games, il rischio in cui s’incorre è sempre molto alto, tanto quanto la sua ricompensa. Lo sanno bene Craig Mazin e Neil Druckmann con The Last of Us o Geneva Robertson-Dworet, Graham Wagner, Jonathan Nolan e Lisa Joy con Fallout o Jonathan Goldstein and John Francis Daley con Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri che offrendo dei prodotti di ottima qualità hanno riscontrato il favore del grande pubblico.

Dall’altro verso invece, non sono bastati Tom Holland, Mark Wahlberg e Antonio Banderas a risollevare le sorti del film di Ruben Fleischer, che seppur ha ottenuto un buon incasso al botteghino con 407,1 milioni di dollari a fronte di un budget di 120 milioni, rimane comunque un film noioso privo di pathos e di una sceneggiatura decente.

E adesso ci troviamo di fronte a Borderlands, un film scritto talmente male da costringere le case di produzione a mettere un embargo che dura sino ad oggi 7 Agosto, giorno in cui il film viene distribuito nelle sale. Questo dimostra che il timore delle recensioni negative è piuttosto elevato, siamo sicuri che la percentuale di critiche non positive, sarà spaventosamente alta.

La trama è noiosa, prevedibile all’inverosimile, persino chi non ha mai avuto la possibilità o l’occasione di giocare a questo gioco, o chi semplicemente non ha mai avuto familiarità sino ad oggi, intuirà già dalla prima mezz’ora del film, tutti i suoi successivi sviluppi narrativi, rendendo tutti i colpi di scena, totalmente prive di qualsiasi pathos e le rivelazioni scontate.

Non basta inserire un numero spropositato di citazioni per accattivarsi lo spettatore, non siamo negli anni novanta dove un film ispirato ad un video gioco viaggiava nella categoria dei B-Movie, sono passati trent’anni, è normale che con tutta l’evoluzione in campo cinematografico e televisivo, l’asticella diviene sempre più alta, come un saltatore olimpionico o un velocista, cerca di battere il proprio record.

Il problema però non risiede solamente in una trama pasticciata e prevedibile, intrisa di battute poco divertenti e coinvolgenti, ma anche la scelta di alcuni membri del cast sembra sbagliata.

Borderlands: Recensione del noioso e prevedibile film di Eli Roth
Cate Blanchett as Lilith in Borderlands. Photo Credit: Katalin Vermes

Un cast disconnesso

Il cast di Borderlands non funziona e per vari motivi. Primo fra tutti, la scarsa caratterizzazione dei personaggi, molto basic e priva di ogni spessore. Per poi passare al loro ensemble, del tutto disconnesso, confuso e senza alchimia. Non fraintendeteci, non ci stiamo riferendo alla loro bravura attoriale, riconosciamo il talento e la maestria dei premi Oscar Cate Blanchett e Jamie Lee Curtis, la comicità di Kevin Hart e le abilità della giovane Ariana Greenblatt (Barbie, 65 – Fuga dalla Terra), che a soli 17 anni vanta già un curriculum di tutto rispetto.

Eli Roth ha scelto di non essere fedele al videogame nella scelta degli attori per gli iconici personaggi, ed è evidente nella scelta della sua protagonista.

Nessuno mette in discussione la bravura o la poliedricità di questa attrice australiana, e non è certo una novità per il mondo del fantasy. Infatti, nella sua lunga carriera, l’abbiamo vista interpretare un’iconica elfa, una feroce e vendicativa dea Asgardiana e adesso la ritroviamo nei panni di una famigerata cacciatrice di taglie originaria del pianeta Pandora.

Ma come abbiamo appena detto la sua LUNGA carriera denota che nonostante gli sforzi, il personaggio non le calza a pennello, quasi quanto la parrucca rosso fuoco che indossa.

Borderlans: Recensione del noioso e prevedibile film di Eli Roth
Borderlands la recensione

In conclusione Borderlands è un pessimo adattamento videoludico che offre allo spettatore due ore di noia e delusione.

Borderlands, nelle sale italiane da oggi 7 Agosto, distribuito da Eagle Pictures

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