Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum

Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, al cinema dall’11 Luglio

Uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 11 Luglio Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, commedia con protagonisti Scarlett Johansson e Channing Tatum. Noi di Bingy News abbiamo avuto la possibilità di vedere questo film in anteprima e adesso siamo pronti a darvi la nostra recensione.

Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, La Recensione

Quante volte si sono sentite, negli anni, le teorie complottiste di coloro che sostenevano che l’uomo in realtà non fosse mai sbarcato sulla luna il 20 luglio 1969? E che tutta l’esperienza visiva a cui il mondo intero ha assistito, fosse effettivamente realizzata in un teatro di posa?

E quale modo migliore se non sfatare il mito da una parte e dall’altra strizzargli l’occhio, realizzando un film che mostra entrambi gli accadimenti?

A questo quesito risponde Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, la nuova commedia romantica targata Apple Studios, intenta a raccontare appunto, una versione alternativa e satirica della pianificazione, della copertura mediatica e della realizzazione dello storico volo spaziale Apollo 11 della NASA.

Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum

Il film, mostra con quanta facilità le persone e soprattutto i media, possano essere manipolati in nome di qualsiasi cosa. A fare da burattinaia perfetta ci pensa Kelly Jones, interpretata magnificamente da Scarlett Johansson, guru del marketing e della pubblicità di Manhattan, un genio del branding, assunta per rilanciare l’immagine pubblica della NASA.

Kelly Jones rispecchia esattamente la versione femminile di Don Draper in Mad Men, genio della pubblicità che sembra non avere alcuno scrupolo quando si tratta di ottenere quello che vuole o comunque, quello per cui viene pagata. Jones, come Draper, sono quelle persone spinte a mentire, manipolare e raggirare in quanto fermamente convinte che il fine giustifica sempre i mezzi. Assumere degli attori per farli passare come ingegneri della Nasa o convincere un senatore di essere una devota cristiana, sono solo alcuni esempi della maestria di Jones.

Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum

Personaggi di questo tipo, ad un certo punto della storia, si trovano sempre di fronte ad un bivio in cui ad eccheggiare è la fatidica domanda: fino a dove si è disposti a spingersi?

Se da un lato abbiamo una donna che usa il suo ingegno e il suo fascino per manipolare le persone che la sottovalutano, dall’altro troviamo l’attore ballerino Channing Tatum nei panni di Cole Davis, direttore del programma di lancio dell’Apollo 11. 

Cole è l’esatto contrario di Kelly, un uomo onesto, impulsivo, fermamente convinto che il fine non giustifichi mai i mezzi, odiando in tutto e per tutto quello che Kelly rappresenta, pur trovandola “la donna più bella che lui abbia mai visto“. Sono davvero lo yin e yang, in perenne conflitto ma che nonostante le loro infinite divergenze, in qualche modo riescono a trovare un terreno comune con il famigerato “compromesso“.

La chimica tra i due protagonisti

Per quanto la storia sia ben calibrata e scorrevole, uno dei problemi presenti nel film è che tra Scarlett Johansson e Channing Tatum la chimica è pressoché assente.

Se poi pensiamo che inizialmente, quando il film fu annunciato dagli Apple Studios nel 2022, Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna doveva intitolarsi Project Artemis, proprio come il nome dato da Moe Berkus per il progetto della finta rappresentazione dell’allunaggio. Piccola curiosità, il programma Artemis oggi, è quello con l’obiettivo di sbarcare “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna, entro il 2026.

Oltre al titolo del film nella sua fase iniziale Jason Bateman figurava come regista invece del suo attuale Greg Berlanti, e la coppia protagonista era formata da Scarlett Johansson e Chris Evans.

Bateman abbandonò il progetto a causa di divergenze artistiche, da cui ne conseguì un ritardo nella produzione, che portò l’attore Chris Evans a lasciare il film con il successivo arrivo di Channing Tatum e di Greg Berlanti.

Ecco, dopo la loro esperienza decennale Marvel in cui Johansson e Evans hanno lavorato a stretto contatto, e avendo già avuto la possibilità di osservare la chimica sullo schermo presente tra i due attori, siamo fortemente convinti che se fossero stati la Vedova Nera e Capitan America molto probabilmente, avremmo assistito a qualcosa di completamente diverso.

Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, Recensione della commedia con Scarlett Johansson e Channing Tatum

L’antagonista

Mai come nell’ultimo periodo, sta andando di moda l’antieroe, rappresentato da quel tipo disposto a fare quello che di solito gli eroi non fanno, quel personaggio che sguazza nella zona grigia tra il bene e il male colui a cui è dedicato il detto “E’ un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo”.

In Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna quel personaggio ha il nome di Moe Berkus, interpretato in maniera grandiosa da Woody Harrelson che riesce ad offrire al pubblico un personaggio che adori, che odi e che finisci per amare nuovamente.

Moe è un personaggio oscuro e misterioso che si aggira nell’ombra, detiene molto potere, soprattutto nel ramo esecutivo, considerando che può fare ciò che vuole senza dover neppure interpellare il presidente (negabilità plausibile – plausible deniability). E’ sua l’idea di fingere un atterraggio sulla Luna come feed di trasmissione, assicurandosi che nulla vada storto e confermando la supremazia degli Stati Uniti nello spazio (anche a costo della verità).

Infatti è sua la frase

Questa non è solo una corsa per la Luna, questa è una corsa per l’ideologia che comanda le cose”

Un altro punto a favore di Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna è la rappresentazione dell’epoca storica di fine anni sessanta. La scenografia, i costumi, le musiche, il trucco, le acconciature e le luci utilizzate in questa pellicola sono assolutamente fantastiche.

Conclusioni

In conclusione Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna è una commedia spensierata, divertente scorrevole, che non si prende troppo sul serio, com’è giusto che sia, e che regala allo spettatore due ore e dieci minuti di pura leggerezza.

Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna con Scarlett Johansson e Channing Tatum. Diretto da Greg Berlanti, il film è scritto da Rose Gilroy ed è basato sulla storia di Bill Kirstein e Keenan Flynn. I produttori sono Scarlett Johansson, Jonathan Lia, Keenan Flynn, Sarah Schechter e Robert J. Dohrmann è il produttore esecutivo.

Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna sarà al cinema dall’11 luglio distribuito da Eagle Pictures

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