The Good Mothers: La serie italiana è stata appena candidata ai Critics Choice Awards 2024

Presentata in conferenza stampa The Good Mothers, la nuova serie originale italiana Disney+ sulle donne che hanno combattuto la ndrangheta

Arriva il 5 Aprile in Europa sulla piattaforma Disney+ la serie ‘The Good Mothers’, tratta dall’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry. Nel corso dei sei episodi si racconterà la ndrangheta dal punto di vista femminile, con donne che hanno avuto il coraggio di combattere il sistema e di avere giustizia, dopo essere state vittime di un sistema patriarcale. Oggi il cast formato da Micaela Ramazzotti, Gaia Girace, Valentina Bellè e i due registi Julian Jarrold e Elisa Amoruso con lo sceneggiatore Stephen Butchard hanno presentato ‘The Good Mothers’ alla Berlinale, dove la serie è in concorso nella sezione “Berlinale Serie”. Noi di Bingy News abbiamo raccolto le dichiarazioni durante la conferenza stampa.

The Good Mothers: Una storia al femminile

The Good Mothers
The Good Mothers

La serie racconta la storia di vittime della ndrangheta nate proprio nelle famiglie del sistema. Donne coraggiose che hanno denunciato anche a costo della vita e figlie che si battono per la verità. Un’opera corale e sfaccettata che racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata che lavora per distruggerla dall’interno. Queste donne dovranno quindi combattere contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli.

The Good Mothers: La presentazione al Festival di Berlino

Alla conferenza stampa hanno partecipato i registi della serie Julian Jarrold e Elisa Amoruso che hanno parlato di come è nato il progetto e di come si sviluppa la storia:

“Ho letto la sceneggiatura e non sapendo nulla sulla ndrangheta è stata un’opera che mi ha aperto gli occhi. Quanto questa organizzazione sia potente e presente dappertutto. Anche il fatto che avevano queste strutture familiari e sociali veramente molto arcaiche. La storia di queste donne che hanno vissuto delle vite molto impressionanti e sono riuscite a fuggire. Una storia davvero drammatica, pensavo potessimo coglierne l’autenticità e che sarebbe funzionata come serie.” ha dichiarato Julian Jarrold.

“Ho letto subito il libro di da cui è tratta la serie. È stata un’esperienza incredibile, nonostante conoscessi le storie di Lea Garofalo e Concetta Cacciola. Entrare nel dettaglio delle loro vite e rendersi conto delle storie di queste donne che poco tempo fa, intorno al 2009, vivevano ancora all’interno di famiglie oppressive da non poter neanche uscire di casa. Donne che non hanno scelto il loro marito, non hanno scelto di diventare madri. Quando si sono ritrovate nella difficoltà estrema se restare o avere il coraggio di rompere le regole, lo hanno trovato e ci sono riuscite. Appena ho letto la prima sceneggiatura ho capito che era una storia necessaria da raccontare.” ha dichiarato la regista Elisa Amoruso. “Una serie in cui possono rispecchiarsi donne da ogni parte, perchè a più livelli questa strutture del patriarcato si ripercuotono in tantissimi posti.” ha poi aggiunto.

Stephen Butchard, sceneggiatore di ‘The Good Mothers’, ha dichiarato:

“Sono stato attirato dal fatto che erano persone ordinarie. Mi sono sentito connesso a queste donne. Hanno trovato la forza di andare avanti e perseverare. ‘The Good Mothers’ è un titolo meraviglioso perchè hanno tratto tutta la forza dai loro figli.”

Le protagoniste di ‘The Good Mothers’

L’attrice Gaia Girace (L’Amica Geniale) interpreta Denise Cosco figlia di Lea Garofalo che si batterà per cercare la verità dopo la scomparsa della madre:

“La serie mi ha fatto aprire gli occhi sulla ndrangheta perchè credo fosse sempre stata mostrata dal punto di vista maschile facendo vedere armi, soldi e droga. Invece questa volta la presentiamo dal punto di vista di donne e vittime, costrette a sedici anni a sposarsi magari ad un uomo che neanche conoscevano. A piegarsi tutta la vita al volere dell’uomo. Ma Denise, Giuseppina, Concetta e Lea si sono ribellate. Spero di dare un messaggio di speranza perchè Denise ha lottato per l’amore materno contro l’omertà.

Lila (il personaggio interpretato nella serie L’Amica Geniale n.d.r.) come Denise crescono in due ambienti violenti, sono entrambe ragazze molto forti e coraggiose ma allo stesso tempo molto diverse. Denise è spinta da un altro movente, ha voglia di rivalsa. Durante la nostra storia la vediamo crescere e maturare perchè il suo punto di riferimento, la madre l’unica persona che ha sempre avuto, scompare e non le viene data una spiegazione. Denise non ci sta, non si piega. Decide di combattere contro il mondo difficile della ndrangheta, contro suo padre e la sua famiglia. A un certo punto si ritroverà sola, ma lo fa per la madre.”

L’attrice Valentina Bellè (I Medici, Volevo fare la rockstar) interpreta Giuseppina Pesce:

È stato un viaggio fondamentale, anche difficile. Non conoscevo Giuseppina Pesce, o Concetta Cacciola, per cui è stato come partire da zero. Iniziare a prendere coscienza di una realtà cosi forte, in Calabria, e guardare negli occhi le persone che vivono lì e sentire “ancora con queste favole, queste storie sulla ndrangheta, noi siamo la ndrangheta” è agghiacciante.”

The Good Mothers
The Good Mothers

L’attrice Simona Distefano (Il traditore) è Concetta Cacciola:

La mia prima grande esperienza importante. Ho sempre desiderato raccontare storie di donne coraggiose, in questo caso ancora di più perchè sono lotte silenziose, non fanno tanto rumore e vengono dimenticate. Raccontarle mi rende felice.”

L’attrice Micaela Ramazzotti (La pazza gioia, Gli anni più belli) interpreta Lea Garofalo, la donna che dà il via alla storia di ‘The Good Mothers’:

Sono molto orgogliosa perchè Lea Garofalo ha fatto una cosa potentissima. Cresciuta nella paura e nell’omertà della ndrangheta è andata contro sapendo di fare quella fine. È riuscita a trasmettere la libertà, l’indipendenza, quel coraggio e quella forza alla figlia Denise che è riuscita a testimoniare contro il padre e le persone che hanno ucciso sua madre.”

“Ho un’inclinazione a fare personaggi fragili, mi piace flirtare con loro, ma qui erano la storia e il progetto ad appassionarmi. Una donna che diventa testimone di giustizia e la sua famiglia che alla fine la ucciderà. Mi affascinava che questa donna ci abbia messo la faccia e abbia fatto i nomi.” ha aggiunto.

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