Recensione del uovo film di Sean Durkin The Warrior – The Iron Claw con Zack Efron e Jeremy Allen White, nelle sale da giovedì 1° febbraio 2024
Esce giovedì 1° febbraio 2024 nelle sale italiane The Warrior – The Iron Claw, il film scritto e diretto da Sean Durkin (La fuga di Martha, The Nest – L’inganno) che vede come protagonista Zack Efron nei panni del wrestler Kevin Von Erich.
The Warrior – The Iron Claw: Recensione
Dopo La fuga di Martha, The Nest – L’inganno Sean Durkin torna con The Warrior – The Iron Claw a raccontare le dinamiche di una famiglia disfunzionale. Ma se in La fuga di Martha (Martha Marcy May Marlene) la protagonista vive con gli strascichi la sciati dal leader della setta (John Hawkes) o The Nest – L’inganno osserviamo un padre (Jude Law) bugiardo patologico che pensa solamente a salvare le apparenze, in The Warrior – The Iron Claw ci troviamo di fronte ad una storia realmente accaduta, una storia devastante che racconta i danni profondi e irreparabili che una figura patriarcale, completamente tossica può provocare.
The Iron Claw tradotto significa l’artiglio d’acciaio ed era la mossa caratteristica e distintiva creata dal patriarca della famiglia Von Erich e trasmessa ad ognuno dei suoi figli. Nel film però la mossa assume un duplice significato in quanto rappresenta non solo l’iconica mossa ma è anche la metafora del comportamento di Fritz nei confronti dei suoi figli. La mano che arriva sulla testa dell’avversario, è un padre che blocca qualsiasi possa essere il sogno del proprio figlio in favore di un proprio tornaconto personale.
Holt McCallany interpreta egregiamente Fritz Von Erich, proprietario della federazione World Class Championship Wrestling e patriarca della famiglia Von Erich. Fritz è un uomo burbero, competitivo che non ammette il fallimento. Secondo lui infatti, il suo non esser riuscito a diventare famoso non è certo computabile a se stesso, ma al sistema che l’ha voluto in qualche modo “fregare”.
Per Fritz, mostrare qualsiasi segno di umanità equivale ad una debolezza. E’ un uomo senza scrupoli, che non si ferma davanti a nulla, neppure davanti alla morte dei suoi figli. L’unico scopo della sua vita è quello di riuscire a vedere i suoi sogni realizzati attraverso i suoi figli, non importa quale sia il prezzo da pagare per ottenerlo, non importa chi di loro riesca a segnare il traguardo, l’unica cosa che conta è l’obiettivo finale:
Portarsi a casa la cintura come campione mondiale di wrestling
Se da un lato abbiamo un padre severo noncurante dei desideri di quello che i suoi figli possano realmente desiderare, dall’altro c’è una madre che ha messo al mondo cinque figli maschi (nella realtà i figli maschi avuti da Doris e Fritz Von Erich sono stati sei ma ne parleremo più avanti), declina ogni responsabilità nelle mani del signore:
“Se tuo padre ha deciso così è così, è la volontà del Signore”
Ai figli non resta che prendersi cura di loro l’uno con l’altro, in particolare del maggiore Kevin che si sente responsabile di ognuno di loro. Il ruolo di Kevin è affidato a Zack Efron che lo ritrae come un uomo ingenuo, leale dal corpo incredibilmente atletico, scolpito alla perfezione.
Efron riesce perfettamente a far trapelare ogni tipo di emozione che il suo personaggio sta provando solamente usando l’espressività del suo sguardo. Uno sguardo che raccoglie una vita di pressioni da parte di suo padre, anni trascorsi ad allenarsi per essere il migliore, per essere degno dell’amore di suo padre.
E al pubblico queste emozioni, arrivano tutte, sia il dolore provato di fronte ad ogni umiliazione sia la sua costante e straordinaria capacità di rialzarsi in piedi, dopo l’ennesima tragedia.
Lo stesso vale anche per gli altri fratelli di Kevin
Anche Kerry (Jeremy Allen White), David (Harris Dickinson) e Mike (Stanley Simons) comunicano tantissimo con i loro sguardi. I loro volti trasmettono una sensazione d’angoscia costante, unita alla pressione subita, al dolore strozzato e mai potuto mostrare, che si contrappone ai minuscoli e preziosi momenti di gioia e serenità.
Non a caso sono tutti momenti che avvengono quando i fratelli sono insieme, fuori dal ring e lontano dai genitori.
Chris Von Erich
La storia della famiglia Von Erich rimane al giorno d’oggi, una delle vicende più tragiche nella storia del wrestling. Come vi avevamo accennato prima nella realtà i figli avuti da Doris e Fritz Von Erich furono 6. The Warrior – The Iron Claw decide di omettere la storia di Chris, il più giovane Von Erich non riuscendo ad eguagliare il successo dei suoi fratelli, morì suicida nel 1991 all’età di soli 21 anni.
A questo proposito fu proprio il regista che in una intervista spiegò la scelta difficile di tagliare dalla sceneggiatura, la storia e la morte di Chris sostenendo che:
“Sarebbe stata un’altra tragedia che il film non avrebbe potuto davvero sostenere”
Il Wrestling
E poi c’è il mondo del wrestling, altro protagonista di The Warrior – The Iron Claw. Tutte le acrobazie sono coreografate dall’ex wrestler professionista Chavo Guerrero (non a caso è stato scelto un lottatore appartenente ad un’altra famosa famiglia di questa disciplina, quella dei Guerrero).
Ma il mondo del wrestling non viene mostrato solamente con i combattimenti, con le danze coreografiche e le mosse personalizzate ma viene analizzata anche la natura stesa di questa famosa disciplina, dove il risultato di ogni incontro viene deciso in anticipo.
E’ la stessa Pam (Lily James) che in uno dei primi appuntamenti con Kevin, gli chiede come funzionano i meccanismi, se tutto è già prestabilito, come si fa a decidere chi sarò il campione del mondo?
Anche Betty Gilpin nei panni di Debbie Eagan nella serie televisiva targata Netflix Glow durante un episodio si strugge perchè non riesce a capirne i meccanismi, sino a quando realizzando la teatralità di questa disciplina decide di interpretare i combattimenti come se fossero delle scene di una soap opera.
Conclusioni
Nel suo insieme The Warrior – The Iron Claw è un film potente, carico di emozioni e da attori che raggiungono alti livelli nelle loro performance. Tuttavia, ci sono dei problemi di ritmo, nell’esposizione dei fatti. Durkin si prende un tempo esagerato nel rappresentare il primo periodo famigliare, soprattutto la prima mezz’ora del film a spese del terzo atto dove sembra che sia stata inserita una marcia turbo nel rappresentare vent’anni di storia in meno di un’ora.
Ciò nonostante, è un film che vale la pensa di essere visto, sia da parte di tutti gli appassionati di questa disciplina che per quelli che non la conoscono.
The Warrior – The Iron Claw al cinema dal 1° febbraio distribuito da Eagle Pictures,
Per rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie di serie tv, cinema e gossip continuate a seguirci su Bingy News. Se volete potete anche dare un’occhiata e magari perchè no? Potete iniziare a seguirci anche sulla nostra pagina Facebook e sui nostri profili Instagram, Tik Tok e X, ex Twitter, dove troverete tanti contenuti multimediali ed interviste esclusive.