I nostri TOP e FLOP della Parte 1 della Quarta Stagione di Emily In Paris ora disponibile su Netflix, cosa abbiamo adorato e cosa invece non ci ha proprio convinte
Il 15 agosto, sulla piattaforma streaming Netflix, è stata rilasciata la Parte 1 di ‘Emily In Paris 4’ la serie romantica ambientata a Parigi con protagonista l’attrice Lily Collins nei panni della giovane americana Emily Cooper. I primi cinque episodi sono già disponibili alla visione (mentre i restanti cinque ambientati a Roma usciranno il 12 settmebre) e noi di Bingy News siamo pronte a raccontarvi i nostri TOP e FLOP, cosa ci ha fatto impazzire e cosa invece non ci è piaciuto della Parte 1.
Emily In Paris 4: TOP
La scelta di Emily
Finalmente dopo ben tre stagioni in cui Emily e Gabriel si sono rincorsi, desiderati e anche allontanati, la protagonista fa la sua agognata scelta e decide di iniziare una relazione amorosa con lo chef francese. La Quarta doveva essere la stagione del cambiamento ed è segnato per l’appunto da una maggior consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie necessità, anche in campo relazionale. Ovviamente il 90% dei fan della serie faceva il tifo per Gabriel grazie alla sua innegabile bellezza e al suo charme parigino, ed è per questo che anche per noi non poteva essere che un TOP.
Si spera che la scelta di Emily nei confronti di Gabriel sia solo l’incipit per una maturità essenziale arrivati alla Quarta Stagione, ma la Parte 2 in uscita il 12 settembre potrebbe sempre ribaltare lo status sentimentale della giovane americana a Parigi.
Il guardaroba
Inutile negare che uno dei guilty pleasure che fa di ‘Emily In Paris’ un guilty pleasure è il suo lato glamour. Stagione dopo stagione l’asticella viene alzata sempre di più, grazie agli abiti stravaganti fatti indossare dalle protagoniste che mai noi comuni mortali ci sogneremmo di mettere nella vita di tutti i giorni. Lo studio che c’è dietro i costumi (ma parliamo anche di opere d’arte) è voluto fortemente per dare carattere alla comedy romantica. E da chi ha creato ‘Sex and the City’ non potevamo aspettarci di meglio.
Il nostro abito preferito della Parte 1? La jumpsuit aderente a strisce black & white indossata da Lily Collins nella scena del ballo in maschera: per una Emily audace, elegante e sicura di sé che da li a poco avrebbe compiuto la sua scelta.
Il coraggio di Sylvie
Per la prima volta nella storia di ‘Emily In Paris’ una tematica importante, che riempie le cronache odierne, viene inserita all’interno della leggera storyline. Ebbene si: Darren Criss ha deciso di portare anche nella “frivola” serie Netflix il tema delle molestie sessuali sul posto di lavoro, un argomento sempre più attuale che viene denunciato con più serenità grazie al coraggio delle donne.
Tra i nostri TOP non poteva mancare, quindi, il coraggio di Sylvie, una donna in carriera titolare di un’agenzia pubblicitaria ancora in rodaggio e con una forte reputazione da difendere, la quale sfida la ahimè ancora radicata misoginia nell’ambiente lavorativo. Il personaggio funge da esempio e da ispirazione per tutte le giovani donne (e non solo), che rappresentano una grossa fetta di pubblico della serie.