HUNGER GAMES: La Ballata dell'Usignolo e del Serpente

Ecco la nostra recensione di HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, prequel della saga scritta da Suzanne Collins al cinema dal 15 Novembre

Uscirà il 15 Novembre 2023 nelle principali sale cinematografiche italiane HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, basato sull’omonimo romanzo scritto da Suzanne Collins, prequel della famosissima saga. Noi di Bingy News per l’occasione, abbiamo visto il film in anteprima e ora siamo pronti a darvi la nostra recensione.

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City.

Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile Distretto 12.

Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

HUNGER GAMES: La Ballata dell'Usignolo e del Serpente, Recensione del prequel della saga
HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, Recensione del prequel della saga

HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, Recensione

A quasi 10 anni dall’uscita del quarto filma della saga Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II (2015) ecco che Francis Lawrence (regista di 3 dei quattro film della saga originale) torna a dirigere una pellicola tratta da un romanzo scritto da Suzanne Collins.

Quando ti trovi di fronte ad un cattivo così affascinante come il Presidente Snow, non solo descritto splendidamente nei libri, ma anche interpretato meravigliosamente dall’iconico Donald Sutherland, diviene naturale domandarsi come sia potuto diventare l’insofferente statista, che con la scusa di mantenere la pace ha torturato, ucciso e sfruttato ogni risorsa dei distretti su cui esercitava pieno potere.

Ecco che a rispondere a questa domanda ci pensa La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, non solo nel libro ma anche nella sua fedele (forse anche un po’ troppo) trasposizione cinematografica.

Difatti anche il film è suddiviso in tre parti denominate Il mentore, Il premio e Il pacificatore. Queste tre parti però, unite, sembrano due storie distinte.

Per spiegarci meglio, avete presente il film del 1987 diretto da Stanley Kubrick Full Metal Jacket? Se la vostra risposta è no, Beh, Shame on You, cosa state aspettando? Correte subito a recuperare questa meraviglia cinematografica.

Se invece conoscete questo capolavoro assoluto, siete consapevoli che durante la visione sembra di assistere a due pellicole differenti. Full Metal Jacket è effettivamente composto da due storie che si legano dalla presenza del soldato “Joker” (Matthew Modine): la prima, quella dedicata al campo d’addestramento e la seconda, quella che racconta uno scorcio della guerra in Vietnam.

Questo è quello che avviene anche in HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente e, proprio per questo motivo abbiamo deciso che le due parti meritassero due recensioni differenti.

HUNGER GAMES: La Ballata dell'Usignolo e del Serpente, Recensione del prequel della saga
HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, Recensione del prequel della saga

La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, la prima parte: Gli Hunger Games

Tutta la prima parte del film è a dir poco spettacolare. Nonostante la storia sia narrata ben 64 anni prima degli eventi del primo romanzo di Suzanne Collins, lo spettatore comprende perfettamente il tipo di storia che si sta raccontando, la fotografia, le musiche e l’ambiente che circonda la storia con la sua scenografia (sembra che Uli Hanisch si sia ispirato molto ai paesaggi e alle strutture architettoniche della serie televisiva targata Prime Video L’uomo nell’alto castello – The Man in the High Castle). Tutti questi aspetti riescono a catapultare ogni fan in un mondo familiare anche se al contempo diverso, un mondo molto più antico, rudimentale, dove la tecnologia e gli esperimenti sono ancora agli esordi.

Infatti i giochi a quei tempi erano ancora in uno stato primitivo, sperimentale, si disputavano in una piccola arena, grande quanto stadio, senza trappole, ibridi o campi magnetici, solo 24 ragazzini – tributi che lottano a sangue per la loro sopravvivenza.

Il Cast

Il cast nella prima parte è perfettamente in linea con la saga, complici, senza ombra di dubbio, le straordinarie interpretazioni di Viola Davis nei panni della Dr.ssa Volumnia Gaul, di Peter Dinklage come Decano Casca Highbottom ed ovviamente i due protagonisti che sono l’epicentro di questa storia, Tom Blyth interpreta l’ambizioso calcolatore Coriolanus “Coryo” Snow e Rachel Zegler l’irriverente e magnetica Lucy Gray Baird.

Nella prima parte la coppia possiede un bellissimo affiatamento, tra loro c’è una bella chimica, che spinge lo spettatore a tifare per loro, non solo come coppia che lotta contro un mondo distorto, ma anche in un eventuale coinvolgimento affettivo.

Una piacevole sorpresa risiede anche in Jason Schwartzman che regala una performance esilarante, ingegnosa, ambiziosa al su Lucretius “Lucky” Flickerman, una performance degna del suo predecessore Stanley Tucci con il suo Caesar Flickerman (il loro grado di parentela è tutt’ora ignoto).

HUNGER GAMES: La Ballata dell'Usignolo e del Serpente, Recensione del prequel della saga
HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, Recensione del prequel della saga

Ed ora passiamo alla seconda parte e a tutti i problemi che sono presenti al suo interno

La recensione di HUNGER GAMES: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, continua a pagina due

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