Laggiù Qualcuno Mi Ama Recensione

La nostra recensione del docu-film Laggiù Qualcuno Mi Ama, Massimo Troisi raccontato dal regista Mario Martone

Esce il 23 febbraio al cinema, dopo la presentazione al 73º Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special, il docu-film ‘Laggiù Qualcuno Mi Ama’ di Mario Martone. Un omaggio del regista a Massimo Troisi scomparso prematuramente nel 1994 a causa di un arresto cardiaco. Noi di Bingy News abbiamo visto il docu-film in anteprima ed ecco la nostra recensione su ‘Laggiù Qualcuno Mi Ama’.

Laggiù Qualcuno Mi Ama: Sinossi

Montando le scene dei suoi film Mario Martone vuole mettere in luce Masimo Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande attore comico, e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli. Col montaggio dei film si intersecano alcune conversazioni, non con persone che frequentavano Troisi, ma con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati, come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, critici che lo hanno studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani.

Laggiù Qualcuno Mi Ama – Recensione: Il regalo di Mario Martone

Laggiù Qualcuno Mi Ama Recensione
Mario Martone al montaggio

Il regista napoletano Mario Martone, in occasione del 70esimo compleanno di Massimo Troisi, gira un documentario sulla vita sia artistica che privata dell’attore e regista nato a San Giorgio a Cremano. Nel docu-film ‘Laggiù Qualcuno Mi Ama’ ci si addentra nel passato di Massimo, dai suoi esordi nei piccoli teatri sperimentali dell’Italia degli anni ’70 all’incontro con Lello Arena ed Enzo Decaro con cui fonderà il trio comico La Smorfia, un successo televisivo d’avanguardia pura (con tanto di censura). Si racconta il connubio artistico e sentimentale con la sceneggiatrice Anna Pavignano, con cui ha scritto tutti i suoi film da ‘Ricomincio da Tre’ al suo ultimo capolavoro ‘Il Postino’, e viene raccontato il successo di un artista a tutto tondo.

La voce di Mario Martone accompagna lo spettatore in questo viaggio unico tra dolori e risate pure in cui il solo e vero protagonista, per fortuna, è Massimo Troisi attraverso i suoi appunti, le sue agende e i suoi film. Il ricordo di un artista accostato ai miti del passato ma che in realtà era molto più progressista di quello che si pensi: il suo voler combattere contro lo stereotipo del sud, il femminismo espresso dai personaggi dei suoi film e il dover confrontarsi con un certo tipo di critica. Ma a spiccare è soprattutto l’uomo con le sue fragilità e le sue sofferenze.

Laggiù Qualcuno Mi Ama - Recensione
Anna Pavignano

Nonostante ‘Laggiù Qualcuno Mi Ama’ duri quasi 2 ore, la narrazione scorre veloce e lineare grazie ad un approccio cinematografico al racconto, con un inizio, uno svolgimento e una fine. Apprezzata anche la scelta di amici e colleghi chiamati a parlare della vita di Massimo Troisi, dalla stessa Pavignano con i suoi racconti e la condivisione di nastri e appunti conservati ormai da quasi 30 anni, fino a chi Troisi lo ha solo ammirato come il regista Paolo Sorrentino e il duo Ficarra & Picone. Il regista Mario Martone fa un regalo a tutti coloro che hanno voluto bene e hanno apprezzato Massimo Troisi, come artista e come uomo, realizzando un film in sua memoria dettato prima di tutto dal cuore. Perchè quaggiù tantissimi amano ancora Massimo Troisi.

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Di Valentina Turci

Nata e cresciuta a pane e serie tv. La sua carriera nell'informazione inizia nel 2013 muovendo i primi passi nei magazine locali, per poi specializzarsi nel settore dell'intrattenimento.

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