The Handmaid’s Tale 5 x05: Recensione dell’episodio “Fairytale”

Ecco la recensione del quinto episodio di The Handmaid’s Tale 5 dal titolo “Fairytale” (Favola)

Dopo il quarto episodio di The Handmaid’s Tale 5 (qui la recensione) sulla piattaforma streaming Hulu, e in Italia su TimVision, questa settimana è arrivato il quinto episodio dal titolo “Fairytale” (Favola). Ecco la recensione.

The Handmaid’s Tale 5 x05: Recensione dell’episodio “Fairytale”

Luke, l’uomo d’azione

Nella scorsa recensione avevo accennato al fatto che June e Luke erano riusciti a ritrovare la loro connessione e a ricucire gran parte del loro rapporto. Non sono più le persone di sette anni fa, non possono ricostruire quello che avevano, nel modo in cui l’avevano. Devono trovare un nuovo punto di incontro e l’hanno trovato. Tant’è che ora ci troviamo di fronte di nuovo ad una coppia unita che ha un solo obiettivo davanti: Hannah.

The Handmaid's Tale 5 x05: Recensione dell'episodio "Fairytale"

Luke per quattro stagioni e mezzo è sempre stato una persona calma, equilibrata, che ha sempre cercato di agire nel pieno della legalità e della burocrazia. L’unica volta che ha agito attivamente è stato nel pilot, quando ha cercato di portare la sua famiglia in Canada e non solo ha miseramente fallito, ma si è preso pure una bella pallottola.

Ammettiamolo, abbiamo sempre colpevolizzato Luke di non aver mai fatto nulla, di non agire e adesso sembra proprio che sia Serena a dargli una bella svegliata.

Sono proprio le parole di Mrs Waterford a colpire davvero nel segno, perché questa volta troviamo di fronte un Luke più attivo, un padre che combatte usando non solo la burocrazia come arma.

Questa volta Luke è pronto a mettersi in prima linea

Luke è disposto ad affrontare una missione da solo, come se volesse dimostrare a sua moglie che anche lui è in grado di fare qualcosa. June d’altro canto non se la sente di lasciarlo andare da solo. Diciamocelo, Luke non ha nessuna esperienza in questo genere di cose, non importa a quante pistole sa togliere la sicura se poi non hai la forza di premere il grilletto.

Dunque la coppia decide di affrontare la missione di recupero informazioni INSIEME, Cosa potrebbe andare storto no?

The Handmaid's Tale 5 x05: Recensione dell'episodio "Fairytale"

Devo essere sincera, per gran parte del tempo in cui June e Luke si trovano nella terra di nessuno nel quinto episodio di The Handmaid’s Tale 5, dall’allontanarsi dal bosco all’arrivo alla pista da bowling sino a quando Jaeden gli ha detto di rimanere fino al tramonto, ho davvero creduto si trattasse di una trappola. Ero veramente convinta che il guardiano volesse tradirli. Invece, con mia grande sorpresa così non è stato, purtroppo però si tratta sempre di The Handmaid’s Tale 5 quindi il pericolo è sempre dietro l’angolo.

Ma torniamo un attimo a Jaeden, il ragionamento del guardiano è stato molto toccante: un ragazzino che ha pochissimi ricordi della sua vita prima di Gilead riesce ancora a pensare con la sua testa e a dire che le persone dovrebbero scegliere come vivere. Mi ha ricordato molto la storia d’amore nata tra Eden e Isaac: pura e innocente.

Non c’è stata trappola, non c’è stato tradimento ma le cose si sa non vanno mai per il verso giusto ed ecco che nel finire dell’episodio June e Luke vengono catturati.

Ve lo dico chiaramente: Se June dovesse tornare a Gilead e tornare a svolgere il lavoro di Ancella, credo proprio che le mie recensioni si fermeranno qui, come anche la mia visione della serie…

Serena: Chi la fa l’aspetti

Guardando il quinto episodio di The Handmaid’s Tale 5 è proprio il caso di dire Chi la fa l’aspetti! E’ sublime poter osservare la restrizione della libertà di Serena che viene giustificata come un problema di sicurezza.

La libertà di Serena è ridotta ai minimi termini, confinata in una casa senza poter aver accesso a nessuna informazione. Chissà perché questa situazione mi risulta alquanto familiare… Ammettiamolo, quanti di noi durante la visione dell’episodio hanno pensato:

“Cara Serena, come ci si sente adesso? Ti stanno trattando per certi versi come trattavi le ancelle, come trattavi June quando non le permettevi di uscire di casa”.

Nonostante tutto però Serena non si arrende. Conosce perfettamente il potere che esercita la sua gravidanza e vuole sfruttarlo al meglio.

The Handmaid's Tale 5 x05: Recensione dell'episodio "Fairytale"
The Handmaid’s Tale 5 x05: Recensione dell’episodio “Fairytale”

E’ da due recensioni che ricordiamo quanto sia forte il problema di infertilità e di come questo influisca nelle menti delle persone.

Penso che sia proprio per questo motivo che ci sono stati mostrati i flashback di Serena e della signora Putnam all’inizio dell’insediamento del regime totalitario di Gilead.

Se vi ricordate infatti, entrambe erano contrarie all’adozione. Straziante è stata la scena dei bambini sottratti alle famiglie messi in delle stanze con dei vetri, come se fossero in vendita, mentre le mogli dei comandanti potevano guardarli, osservarli e scrutarli minuziosamente scegliendo poi chi portarsi a casa.

Soprattutto all’inizio le due mogli, erano riluttanti al sol pensiero di usufruire dei servizi di un’ancella.

Decisione che come vedremo è cambiata rapidamente a causa proprio dell’infertilità.

Non avevo mai riflettuto sul fatto che Serena avesse scelto un’ancella dai capelli biondi e dagli occhi chiari proprio come lei, come se volesse qualcuno con i suoi stessi tratti caratteristici, così nel caso in cui fosse nato un figlio, quel bambino non sarebbe stato troppo diverso da lei…

Serena, sei comunque una donna

Quello che non ha ancora capito però, nonostante sia una donna estremamente intelligente, è che se cerchi sostenitori di Gilead, questi ti vedranno sempre e solo come una donna, per quanto capace di concepire il miracolo della vita, rimani sempre una donna e pertanto non hai valore.

Continua pagina due

Manuela Cristiano

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