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Tra lacrime e sorrisi, il quinto episodio della decima stagione di Chicago Fire lascia un vuoto incolmabile nel ricordo di Otis

Il quinto episodio della decima stagione di Chicago Fire, è anche il 200° episodio della serie. Ma è anche quello in cui, tra lacrime e sorrisi, abbiamo detto “arrivederci” al capitano Matt Casey. O almeno speriamo che sia così. Perché, che lo si ami o meno, la Caserma 51 non sarà più la stessa senza di lui. E’ questa la realtà che, insieme e Severide e Brett, dovremo affrontare andando avanti.

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Tra le lacrime, e un lungo arrivederci, ci sono anche i sorrisi. Sorrisi bagnati da lacrime. Il figlio di Joe e Chloe è nato. Brian Leon Cruz. “Lo chiameremo Otis“. E tra tutti quei volti sorridenti, vediamo anche quello del nostro Otis. Di quella persona la cui mancanza si è sentita da quel primo episodio senza di lui. Derek Hass sa sempre come e dove colpire. D’altra parte, non poteva essere altrimenti. Per quel bambino, per il piccolo di casa Cruz, non poteva esserci nessun altro nome.

Lo sapevamo noi, e lo sapeva anche Joe. Quel bambino crescerà ascoltando le storie del suo papà, i ricordi della sua persona. Del nostro Otis. Unico, indimenticabile e insostituibile Otis. Le lacrime sono scese. Era inevitabile. Infondo, in quella sala d’attesa, mancava solo lui.

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Boden è tornato alla Caserma 51. Anche in questo caso le cose non potevano andare in modo diverso. Siamo stati lontani per troppo tempo. Il comandante è tornato a casa. Ed è arrivato nel momento in cui ne abbiamo più bisogno. Perché nonostante quello di Casey sia sembrato molto più un arrivederci che un addio, sappiamo che le cose possono cambiare molto velocemente. In bene o in meglio, ma possono cambiare. Lo fanno. Lo faranno.

Che vogliamo accettarlo o meno, il traguardo tagliato da Chicago Fire coincide con un episodio che non credevo sarebbe arrivato. Matt Casey lascia la Caserma 51. Non ho amato sempre il capitano, ma non so immaginare un nuovo volto accanto a quello di Severide. Gli amori che sono passati per la Caserma 51, soprattutto se consideriamo Kelly Severide, sono stati molteplici. I problemi, gli incendi, le vite perse e quelle salvate. Ma loro due ci sono sempre stati.

Matt Casey e Kelly Severide sono Chicago Fire. Sarà difficile dover andare avanti senza una parte importante. L’altra metà della mela. Voglio però ricordarmi di quanto abbia continuato ad emozionarmi questa serie nel corso delle stagioni perdendo personaggi importanti. E in modo permanente. Otis non potrà più tornare indietro. Matt ha “una data di scadenza”. Ha fissato un punto. Possiamo solo sperare che sia così.

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Brett resterà alla 51. Non avrei potuto sopportare un altro arrivederci/addio. Sarebbe stato chiedere troppo ad ognuno di noi. E’ giusto così. Il capitano Casey non può prendere una decisione diversa, non sarebbe il nostro capitano altrimenti. Ma Brett ha trovato la sua casa, e ha bisogno di stare lì. Il nuovo programma è appena partito. Lei e Mouch sono una grande squadra. Una coppia che sarà stupendo guardare.

Hanno deciso di portare avanti la loro relazione. Si vedranno ogni volta che potranno e con i social le distanze diventano quasi minime. In teoria. Perché la vita è diversa. Perché siamo in Chicago Fire e perché, come sappiamo, il lieto fine è sempre sopravvalutato. Meglio una lunga sofferenza. Ci saranno cuori spezzati? Probabile. Matt e Brett ce la faranno? Lui tornerà a casa? O sarà Brett, alla fine, ad andare dal capitano? Non abbiamo risposte. Solo troppe domande.

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Li abbiamo attesi per un tempo che sembrava infinito. Non avevamo previsto questo addio, o arrivederci che sia. Nulla ci aveva preparati a questo episodio di Chicago Fire.

Non ci resta che sperare che, un giorno, Matt Casey faccia ritorno alla 51. Questa speranza, e questi dieci anni insieme a lui, sono quello che ci rimane. Nel bene e nel male. E, come continuo a ripetere nella mia mente, tutti i ricordi che abbiamo fino al suo ritorno. Fino a quel momento in cui ne creeremo degli altri.

Poi c’è lei. Trudy Platt e la sua breve (ma sempre intensa) apparizione ci ha regalato un sorriso di cui avevamo bisogno. Il problema di Hermann risolto da questa donna incredibile che vediamo troppo poco anche in Chicago PD ultimamente. E poi ci sono Gallo, Ritter e Violet. Problemi all’orizzonte senza che sia nemmeno iniziata la luna di miele. Ma siamo pronti. Dopo questo episodio di Chicago Fire, siamo pronti a tutto. O quasi…

L’ultima scena è per loro. La Caserma 51 al completo. Perché l’ultimo saluto (speriamo almeno per il momento) è per loro e con loro. Le parole di Boden sono le nostre. Qualcosa è cambiato. Nessuno potrà sostituire Matt Casey e ciò che ha costruito. Non sappiamo chi arriverà dopo di lui, non vogliamo scoprirlo. Non siamo ancora pronti. Io, non lo sarò mai. Sono una nostalgica. Legata al passato. A Casey e Severide che sono e saranno sempre Chicago Fire.

Gli occhi di Severide sono i miei, i nostri. Questi due uomini sono cresciuti insieme nel corso degli anni. Il loro legame è cambiato, maturato. Sono più di due migliori amici. Sono l’uno la famiglia dell’altro. L’uno il braccio destro dell’altro. Poi, quelle ultime parole. “Ti voglio bene“. Ci mancherai capitano. A presto…

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