Il nuovo episodio di Chicago Fire lo dimostra ancora una volta: tutto ciò di cui abbiamo bisogno è il tenente Kelly Severide
Un nuovo episodio di Chicago Fire è andato in onda. Nessun colpo al cuore, nessun momento che lascia il dubbio di una morte imminente. Nulla di particolare da ricordare, non fosse altro per lo sguardo di Kelly Severide e le idee assolutamente geniali di alcuni membri della Caserma 51. Se ci pensate bene, in realtà, questo nuovo episodio non offre molti spunti di conversazione. Soprattutto se pensiamo a ciò che sta accadendo tra Casey e Brett. Una storia che si ripete all’infinito e che ha decisamente stancato.
Si, siamo stanchi. Stanchi di questo tira e molla. Degli sguardi, delle frasi non dette. O dentro o fuori. Ma diamoci una mossa. Dopo aver stabilito che non possono stare insieme, che dobbiamo continuare ad aspettare perché “stanno facendo il loro percorso“, arriva il più classico dei cliché: la gelosia. Che nel caso di Matt sfocia in un comportamento poco professionale. E questo, possiamo dirlo, non è il Casey che conosciamo. O forse un po’ si?
Brett non le manda a dire e, udite udite, il nome di Dawson torna a farci visita. Una visita non gradita, se vogliamo dirla tutta. Ancora una volta l’amore per Gabby, ancora una volta il suo fantasma che non permette a Casey di andare avanti. Scusate, ma nemmeno la fidanzata morta ha creato così tanti problemi quando sono nati a Dawsey. Una condanna! In conclusione… nulla di fatto. Matt è infelice, ma resta in silenzio e con lo sguardo perso nel vuoto. Brett sembra stare meglio, ma continua ad osservare il suo capitano e Gabby Dawson continua ad esistere nell’universo di Chicago Fire. Cosa di cui faremmo volentieri a meno.
Joe Cruz e il suo slamigan. Per nostra fortuna esiste lui e i suoi bozzetti. L’idea è buona, molto buona (d’altra parte viene da una mente femminile!), un po’ meno la realizzazione. Ma siamo sulla strada giusta, nonostante l’espressione di Ritter e le idee lanciate da Mouch o gli altri vigili del fuoco della 51.
Sono trascorsi nove anni dall’inizio di Chicago Fire e in ogni episodio, anche nei più drammatici (o quasi) Derek Haas ci regala momenti esilaranti che rappresentano la forza di questa serie come della Caserma di Wallace Boden. Ma la sua assenza, quella di Otis, si sente ogni minuto.
Kelly Severide è in qualche modo al centro di questo episodio di Chicago Fire. Il suo passato che rivive con un sorriso, ricordando i momenti passati a casa di April (non sarebbe male vedere una maggiore interazione tra questi due), i sigari di Benny nascosti in camera e quella finestra dalla quale uscire quando “non volevo stare a casa“, mostrano anche la sua crescita. Quel cambiamento in cui abbiamo sperato e che sembra essere arrivato. Non è mai troppo tardi, nemmeno per il nostro tenente.
Dopo aver rischiato di perdere Stella, Severide è tornato a camminare sulla strada giusta. Dopo aver ammesso il suo errore, dopo aver capito in che modo restare accanto alla donna che ama, Kelly sembra pronto a forse anche a crescere, ma senza esagerare. Non ci aspettiamo certo miracoli, ma forse per un po’ possiamo rilassarci. Almeno con lui.
Kelly torna indietro nel tempo. Ricorda e rivive il suo passato. Quello in cui April era presente e ci fa venire voglia di vedere più momenti come questo. Strano ma vero, anche la presenza di April, in questo caso, è stata più che sopportabile. Kelly resta accanto ad un bambino e alla sua famiglia. Li aiuta a tornare a sorridere e confida a Stella ciò che prova strappandoci un sorriso.
L’episodio di Chicago Fire giunge al termine. Matt Casey è rimasto ancora una volta senza parole mentre la nostra certezza è sempre la stessa: cosa sarebbe questa serie senza il sorriso del tenente Kelly Severide? Vediamo di riportare anche Matt sulla strada giusta, che non è mai troppo tardi.
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