Ecco la nostra recensione di It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, il nuovo film di Justin Baldoni con Blake Lively
Uscirà il prossimo 21 Agosto nelle principali sale cinematografiche italiane It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, il nuovo film diretto e interpretato da Justin Baldoni con protagonista Blake Lively. Noi di Bingy News abbiamo visto il film in anteprima e adesso siamo ovviamente pronti a darvi la nostra recensione
It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, un adattamento per il grande schermo del primo romanzo di Colleen Hoover, racconta l’appassionante storia di Lily Bloom (Blake Lively), una donna che ha superato un’infanzia traumatica e intraprende una nuova vita a Boston per inseguire il sogno di una vita: aprire una propria attività. L’incontro casuale con l’affascinante neurochirurgo Ryle Kincaid (Justin Baldoni) fa nascere un legame intenso, ma mentre i due si innamorano profondamente, Lily inizia a vedere in Ryle lati che le ricordano il rapporto con i suoi genitori.
Quando il primo amore di Lily, Atlas Corrigan (Brandon Sklenar), rientra improvvisamente nella sua vita, la relazione con Ryle viene stravolta e Lily capisce che deve imparare a contare sulle proprie forze per fare una scelta molto difficile per il suo futuro.
It Ends with Us – Siamo noi a dire basta: La Recensione
Sicuramente It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, è uno dei film più attesi dell’anno. Complice il fatto che il romanzo da cui è tratto, (romanzo che la stessa autrice Colleen Hoover, ha definito “il libro più difficile che abbia dovuto mai scrivere“) ha riscosso un’enorme successo nel mondo, tradotto in più di venti lingue.
Se per il romanzo i giudizi positivi sono stati unanimi per tutti coloro che l’hanno letto, il film susciterà nel pubblico sentimenti contrastanti.
Le ottime interpretazioni di tutto il cast si scontrano con dei dialoghi che scendono spesso nel ridicolo, di una banalità a dir poco assurda. Ora, per quanto possa sembrare una cosa ammirevole mantenere un determinato tipo di linguaggio presente all’interno del romanzo è pur vero che, nel momento in cui si scelgono protagonisti con una età più adulta, il dialogo deve essere adattato all’età mostrata. Non solo, quello che ci stiamo domandando è perchè nel momento in cui diviene evidente che un certo tipo di dialoghi non raggiungono l’effetto sperato, nessuno ha pensato di correggerli, dandogli un’adattamento più credibile.
Proprio per questo motivo, in alcuni momenti del film, la sceneggiatura è talmente mal scritta, che si scende addirittura nel ridicolo, andando ad intaccare delle ottime interpretazioni.
La città di Boston diviene un altro personaggio all’interno del film
La città di Boston diviene un altro personaggio all’interno del film. All’inizio, non conosciamo il motivo che ha spinto Lily a scegliere proprio questa città per trasferirsi e aprire la sua attività, ma poi, mano a mano che i flashback prendono piede, la risposta diviene limpida davanti ai nostri occhi. Justin Baldoni fa un buon lavoro alla regia, sfruttando interamente i paesaggi bellissimi che città offre utilizzando delle lunghe panoramiche, sia diurne che notturne, inserendole nei momenti giusti.
E che dire della colonna sonora? Le musiche scelte sono azzeccatissime, da “White Iverson” di Post Malone passando a “Love the Hell Out of You” di Lewis Capaldi sino ad arrivare a “Cherry” di Lana Del Rey. Anche se nel momento in cui inserisci una canzone della migliore amica di Blake Lively, sai già che oscurerà tutte le altre. Ed Ecco che a un tratto il pubblico si troverà a sognare, sulle note di My Tears Ricochet di Taylor Swift.
Gli abusi
Mai come in questo periodo sentiamo notizie di cronaca nera riguardanti il femminicidio e troppo spesso chi legge queste notizie, continua a chiedersi perché la vittima è rimasta a fianco al suo carnefice? perché non è scappata? It Ends with Us – Siamo noi a dire basta risponde direttamente a queste domande, tramite Jenny Bloom (Amy Morton), la madre di Lily, risposte che ovviamente non vi riveleremo in questa recensione.
Come nella serie televisiva Big Little Lies – Piccole grandi bugie, dove gli abusi fisici e verbali erano il pane quotidiano per il personaggio interpretato da Nicole Kidman. Ma se nella serie le violenze non sono mai state celate, in It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, seppur la violenza è l’elemento dominante della relazione tra i genitori della protagonista, nel rapporto tra Lily e Ryle, appaiono ovattate, a malapena enunciate.
Crediamo fortemente che questa sia stata una scelta del regista Justin Baldoni. Non tanto per ottenere il colpo di scena finale, ma per riuscire a rappresentare maggiormente, il punto di vista di Lily Bloom.
Per quanto possiamo accorgerci di quello che accade agli altri, spesso viviamo in uno stato di negazione quando certe vicissitudini ci riguardano in prima persona, ecco perchè la violenza domestica, raramente esce allo scoperto. Abbiamo appunto citato Big Little Lies – Piccole grandi bugie come paragone per quanto riguarda gli episodi di violenza.
Tuttavia, come accade nel film, anche nella serie tutta questa violenza viene tenuta segreta al mondo esterno, gli amici e familiari di queste persone molte volte, non si accorgono dei segni riportati dalla vittima. Anzi, per il mondo esterno la coppia sembra avere una relazione a dir poco perfetta.
Ma la perfezione non esiste e, arriva un momento, in cui nascondere non è più possibile, un momento in cui bisogna andarsene perchè in fin dei conti… It Ends with Us – Siamo noi a dire basta!
Conclusioni
In conclusione Ends with Us – Siamo noi a dire basta è un film discreto, con grandi potenzialità, con ottime interpretazioni e una buona regia.
Ciononostante, tutti gli escamotage utilizzati durante le premiere (la scelta dei vestiti indossati da Blake Lively, Isabela Ferrer agghindata a immagine e somiglianza della Lively, i junket con Ryan Reynolds e sua madre) e tutte le polemiche esterne annesse e connesse, non sono sufficienti per dare un’alta valutazione a questo film, deturpato da una pessima sceneggiatura.
It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, dal 21 agosto al cinema prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures
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