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La nostra recensione in anteprima (senza spoiler) della serie Kostas, in onda in prima serata su Rai1 dal 12 settembre. Nel cast Stefano Fresi e Francesca Inaudi

Parte giovedì 12 settembre in prima serata su Rai1, per un totale di quattro appuntamenti, la nuova serie ‘Kostas’ personaggio nato dalla penna di Petros Markaris. Ad impersonare il commissario della Polizia di Atene è l’attore Stefano Fresi, che guida un cast tutto italiano in trasferta in Grecia: Francesca Inaudi Blu Yoshimi rispettivamente col ruolo di moglie e figlia di Kostas Charitos, Marco Palvetti, Giulio Tropea, Maria Chiara Centorami, Luigi Di Fiore, Daniele La Leggia e Michele Rosiello. Noi di BingyNews abbiamo visto l’intera stagione in anteprima ed ecco le nostre considerazioni su ‘Kostas’.

Kostas – Recensione: Le vicende del commissario Charitos

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Kostas – Stefano Fresi e Francesca Inaudi

La prima serie a debuttare nella nuova stagione 2024/2025 è un poliziesco ambientato nella città di Atene, il cui protagonista viene descritto come “il corrispettivo greco del nostro amato Montalbano”, mai paragone fu più azzardato ed ora vi diciamo perchè.

Partiamo con l’analizzare il protagonista: Kostas Charitos, commissario ossessionato dal suo lavoro di Capo della squadra omicidi, è un uomo burbero che di primo acchito non desta certo simpatia nè tra il pubblico nè tra i suoi colleghi. I suoi modi diretti e il suo carattere puntiglioso non riescono a creare fin da subito empatia ma sarà la scoperta del suo travagliato passato e il rapporto con la moglie Adriana, l’unica che riesce a tenergli testa, e la figlia Caterina, la persona a cui il commissario tiene di più al mondo, ad avvicinare il personaggio allo spettatore di Rai1. Sarà proprio il senso assoluto del dovere, l’amore verso la famiglia e le turbolenze interiori a farvi piacere Kostas.

Dimenticatevi quindi il fascino da scapolo e il genio investigativo del commissario Salvo Montalbano, Kostas è tutt’altro nonostante possano esserci alcuni punti in comune (come la ricerca smisurata di dare giustizia). In questo caso il personaggio presenta sia punti di forza che debolezze, cosi come anche un certo intuito nello svolgere il proprio lavoro, rimanendo molto più umano e allo stesso tempo poco popolare. Anche il suo umorismo, spesso celato in ciniche riflessioni, non aiuta certo a conquistare il pubblico del poliziotto siculo. Ma una carta vincente il personaggio ce l’ha eccome e si chiama Stefano Fresi.

L’attore italiano chiamato ad impersonare Kostas Charitos dà tutto se stesso nella sua prima interpretazione da protagonista di un serie di RaiFiction, modellando il personaggio in modo che vesta perfettamente sulla sua figura. Un fatto è certo: se il commissario desta molta più simpatia non è certo merito della sceneggiatura, ma del lavoro di Fresi che ha reso il personaggio cento volte più apprezzabile.

Kostas – Recensione: Un ritmo rilassato

La serie assume un ritmo lento e rilassato, condita da dialoghi lunghi e dettagliati, ossessivamente descrittitivi. A volte fin troppo…soprattutto all’interno del primo episodio che avrebbe il compito di appassionare il pubblico alla storia. A differenza di altre fiction italiane le scene clou non vengono proposte allo spettatore sotto forma di flashback o ricordi ma solo nelle parole dei protagonisti.

Ad aiutare la narrazione magari poteva servire un pizzico di umorismo e “comicità” in più vista la durata dell’episodio (quasi due ore). Invece sarà il suo seguito, ovvero la seconda puntata, a riportare la serie su piano di partecipazione più attivo, quindi non fermatevi alle prime battute ma regalate una chance all’intera serie.

Funzionano le scene tra Kostas e sua moglie Adriana, grazie a una forte complicità tra i due attori Fresi e Francesca Inaudi, ottima scelta interpretativa per un personaggio abbastanza ordinario che invece l’attrice italiana ha saputo valorizzare al meglio anche solo con la mimica facciale. Cosi come funzionano le incomprensioni familiari e il rapporto genitore e figli di cui la serie è piena. Insomma, ancora una volta i sentimenti salvano una serie della tv generalista.

Kostas – Recensione: La sfida del commissario Charitos

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Kostas

La sfida più grande che si pone la nuova serie di Rai1 sarà proprio far apprezzare al proprio pubblico la nuova ambientazione. Dopo aver risolto casi a Matera, dato speranza al carcere minorile di Napoli e fatto pedalare un prete in giro per Spoleto, la fiction Rai attraversa i confini nazionali e sbarca ad Atene. Inizialmente non eravamo affatto convinte, principalmente per un’assurda scelta linguistica in un contesto che grida Grecia da tutti gli angoli possibili. Ovviamente il doppiaggio dal greco all’italiano sarebbe stato alquanto ridicolo, quindi perché non accettare una serie di personaggi greci che parlano una lingua a loro straniera?

‘Kostas’ è anche un’occasione per scoprire le bellezze e la storia di un Paese molto vicino a noi ma di cui ignoriamo molto del suo passato, allo stesso tempo tutto ciò potrebbe essere un limite soprattutto per un pubblico generalista come quello di Rai1. Attenzione, non fraintendeteci: spesso le fiction vengono ambientate in città molto care al suo pubblico per far si che esso si identifichi e goda del proprio territorio, in questo caso è tutto l’inverso. ‘Kostas’ vuole portare lo spettatore medio a scoprire qualcosa di nuovo, ma quest’ultimo è davvero pronto per questo? Onestamente non ne siamo molto sicure però apprezziamo il fatto che anche su Rai1 si porti finalmente qualcosa di inedito.

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Di Valentina Turci

Nata e cresciuta a pane e serie tv. La sua carriera nell'informazione inizia nel 2013 muovendo i primi passi nei magazine locali, per poi specializzarsi nel settore dell'intrattenimento.

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