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Ecco la nostra recensione del sesto episodio di The Handmaid’s Tale 4 dal titolo “Vows” (Promesse), dove a far da padrone è il senso di colpa

Dopo il quinto episodio di The Handmaid’s Tale 4 (qui la nostra recensione) sulla piattaforma streaming Hulu, e in Italia su TimVision, questa settimana è arrivato il sesto episodio dal titolo “Vows” (Promesse). Ecco la nostra recensione.

The Handmaid’s Tale 4 x06: Recensione dell’episodio “Vows”
The Handmaid’s Tale 4 x06: Recensione dell’episodio “Vows”

The Handmaid’s Tale 4 x06: Recensione dell’episodio “Vows” (Promesse)

Hallelujah, Hallelujah finalmente ci troviamo di fronte a un episodio di altissimo livello di The Handmaid’s Tale 4, episodio che ricorda l’inizio di questa serie televisiva. Avevamo lasciato la scorsa settimana con la scena dell’incrocio di sguardi tra June e Moira, nel loro fatidico incontro.

Ora, il sesto episodio, riprende esattamente da quel momento. Nonostante lo shock iniziale causato dal bombardamento appena avvenuto, June realizza che si trova di fronte alla sua amica Moira. Sebbene sia felice, deve anche fare i conti con la realtà: Janine non c’è.

In “Vows” vengono espressi e sviscerati due concetti

Mai come in “Vows” (Promesse) vengono espressi e sviscerati due concetti fondamentali su cui è basata la serie: quello del trauma e quello del senso di colpa che andremo subito ad analizzare.

The Handmaid’s Tale 4 x06: Recensione dell’episodio “Vows”

Il trauma

Anche se il trauma è un punto cardine di questa serie televisiva, in questo episodio questo tema portante viene particolarmente sottolineato.

E non ci riferiamo solamente al trauma cranico di June dato dai bombardamenti, ma a tutto quello che Gilead ha fatto passare a questi personaggi. Emily, Rita, June, Janine e Moira si portano ancora addosso tutte le cicatrici fisiche e mentali che il regime totalitario ha loro inflitto ripetutamente.

Ma non è tutto, il trauma non si lega solo alle persone che hanno vissuto Gilead, si lega anche ad altri personaggi

Come ad esempio Oona costretta tutte le volte a prendere decisioni difficili e a non poter aiutare le persone come vorrebbe, o Sylvia, la moglie di Emily che è riuscita a fuggire in Canada con suo figlio lasciando indietro la sua metà, il trauma di non sapere se tua moglie è ancora viva o no legato all’impotenza della situazione.

Soprattutto il trauma si lega anche a Luke, che giornalmente deve affrontare non solo la scomparsa di sua moglie e di sua figlia, ma anche il dover crescere una bambina che non è sua ma è nata dall’amore di June per un altro uomo.

Al trauma si lega l’altro punto: Il senso di colpa.

Continua a pagina due la recensione del sesto episodio di The Handmaid’s Tale 4

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