MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+: tutti i vincitori della 36esima edizione

Ecco tutti i film vincitori della 36esima edizione del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ che ha visto un grande successo di pubblico in sala e online

Grande successo per l’edizione 36 del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Queer Culture: domenica 19 giugno la kermesse si è conclusa registrando complessivamente un record di pubblico online sulla piattaforma Nexo+, accessibile da tutta Italia, e un 30% in più di tessere rispetto al 2021, che hanno permesso agli spettatori per 4 giorni di affollare le sale del Teatro Strehler del C.A.M. Garibaldi e della Casa degli Artisti, assistendo a 50 proiezioni, di cui 36 in anteprima italiana e internazionale, insieme a tantissimi ospiti e appuntamenti collaterali di musica, letteratura e arte.

MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+: tutti i vincitori della 36esima edizione
MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+: tutti i vincitori della 36esima edizione

La cerimonia di premiazione, nella serata di domenica al Teatro Strehler condotta da Le Rubrichette

La cerimonia di premiazione, nella serata di domenica al Teatro Strehler condotta da Le Rubrichette, è stata preceduta dall’incoronazione di Arisa come Queen of Music che ha regalato anche un’emozionante performance dal vivo, dall’intenso live de Le Endrigo e dalla performance di Italy Bares che ha scatenato il pubblico trascinato dai ballerini sulle note di Rumore di Raffaella Carrà e di altre celebri canzoni del pop internazionale.

Le tre giurie internazionali Michele Aaron, Silvana Silvestri e una giuria Cortometraggi formata da giovani rappresentanti il variegato spettro della comunità LGBTQ+ hanno assegnato i premi:

Nico di Eline Gehring come Miglior Lungometraggio, Tsumu – Where do you go with your dreams? di Kasper Kiertzner come Miglior Documentario e Shams di Pauline Beugnies come Migliore Cortometraggio. Tra gli altri riconoscimenti, il premio per la Miglior Sceneggiatura assegnato da una giuria presieduta da Piero Bodrato è andato a All Our Fears di Łukasz Ronduda e Łukasz Gutt, il premio Sky Documentaries a Framing Agnes di Chase Joynt, il Premio Mix Nexo+ al miglior lungometraggio per regia giovanile a Balaban di Aysulu Onaran e il Premio del Pubblico attraverso l’APP ufficiale “MiX Festival” a Broadway di Christos Massalas.

Non solo tante proiezioni ma anche tanti ospiti sul palco del Piccolo Teatro Strehler e per la prima volta sui palchi del C.A.M. Garibaldi e della Casa degli Artisti:

dall’intervento audio di Luciana Littizzetto Queen of Comedy a Mina Welby Premio More Love della 36esima edizione, da Alessio Viola conduttore della cerimonia inaugurale al comico Matteo Fallica, da Pierpaolo Astolfi e Ivana Vamp conduttori della serata del 18 giugno fino a Vale LP e MYDRAMA protagoniste della programmazione musicale del festival insieme a Claudia Is On The Sofa, Ali + Stolen Boy, Sdreuss, Marta Tenaglia e ai dj che hanno animato il Sagrato dello Strehler. Grande successo anche per gli eventi off del festival, come i due appuntamenti con la letteratura a tematica LGBTQ+ quest’anno dedicati oltre ai libri anche ai podcast, con Jonathan Bazzi, Sara Poma, Giorgio Bozzo e altri, e gli incontri su social e queer e omogenitorialità in Italia, con tra gli altri, Sara Fregosi, Samuele Bartoletti, Pierangelo Greco e Margherita Fiengo Pardi.

Di seguito tutti i film vincitori del MiX Festival con le motivazioni.

Concorso Lungometraggi

Miglior Lungometraggio a:


Nico di Eline Gehring
Con la seguente motivazione: Per l’efficacia con cui, sin dalle prime immagini, ci viene proposto un originale personaggio di forte impronta queer, non solo dal punto di vista dell’orientamento sessuale, ma più compiutamente da quello intersezionale. La giuria ha ritenuto interessante come il film voglia evidenziare l’importanza del recupero della propria forza interiore quando il contesto in cui si vive mette duramente alla prova la propria vulnerabilità. Il film ci restituisce una nuova eroina queer grazie anche alla convincente prova dell’attrice protagonista.

Concorso Documentari

Miglior Documentario a:


Tsumu – Where do you go with your dreams? di Kasper Kiertzner
Con la seguente motivazione: Racconto di interesse universale, metafora di luoghi in cui qualunque parte del mondo ci si sente prigionieri senza neanche avere la possibilità di un confronto.

Menzione speciale a:


Travesti odyssey di Nicolàs Videla
Con la seguente motivazione: Per l’incredibile uso dei materiali di archivio, invisibile e preziosi, e la musica che accompagna tutto il film, in forte risonanza con gli anni che documenta. E anche per l’importanza dell’attivismo di oggi, su temi come il razzismo l’antisemitismo e l’omo lesbo bi transfobia.

Concorso Cortometraggi

Miglior Cortometraggio a:


Shams di Pauline Beugnies
Con la seguente motivazione: Per aver avuto il coraggio di denunciare una realtà complessa come la situazione, o meglio l’assenza dei diritti LGBTQI+ nei paesi arabi, dove la diversità è ancora vista come una malattia mentale e la donna può solo essere moglie. Ovviamente, chi non si adegua a ciò che un sistema fisso, immutabile, misogino, stabilisce come “corretto” è abbandonato e letteralmente cancellato dalla società con il benestare della famiglia.

Per aver mostrato tutto questo attraverso lo scontro tra cultura occidentale e orientale, tra paure e pregiudizi, scontro da cui la prima ne esce completamente sconfitta perché sembra non ci sia modo di ribellarsi e combattere questo sistema. Inoltre, sottolineato anche nel finale amaro ma realistico, tanto quanto sarebbe stato irrealistico un lieto fine.

Menzione speciale a:
Grrrl di Natascha Zink
Con la seguente motivazione:

Per aver affrontato in modo realistico ed efficace il tema della difesa femminile attraverso un gruppo di ragazze che prendono in mano la situazione e aiutano altre ragazze a tornare a casa sane e salve la notte, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, contro lo stereotipo della donna debole e indifesa, preda di malintenzionati, anche usando la forza e rischiando la propria incolumità se necessario. Vince la menzione speciale il cortometraggio il cui titolo richiama la rabbia della protagonista di fronte a un mondo che sembra senza speranza, dove anche negli affetti più vicini si possono nascondere autori di violenze: “GRRRL” di Natascha Zink.

Premio per la Miglior Sceneggiatura

Migliore sceneggiatura a


All Our Fears di Łukasz Ronduda e Łukasz Gutt

Con la seguente motivazione: Per l’intensità e la severità con cui racconta la ricerca dell’identità e la sopravvivenza in una comunità difficile intrisa di pregiudizi religiosi, che a loro volta vengono rappresentati con grande rispetto, il premio per la migliore sceneggiatura va a All our fears di Łukasz Ronduda e Łukasz Gutt con la sceneggiatura di Michal Oleszczyk, Łukasz Ronduda e Katarzyna Sarnowska.

Menzione Speciale a:
My emptiness and I di Adrian Silvestre
Con la seguente motivazione: Coinvolge lo spettatore in un percorso di transizione in maniera empatica e positiva, senza voyeurismi né compiacimenti. Ne firmano la sceneggiatura Adrián Silvestre, Carlos Marques-Marcet e Raphaelle Perez, che dà anche volto voce corpo ed emozioni all’indimenticabile protagonista.

Continua a pagina due per scoprire a chi è stato assegnato il premio Sky e premio Nexo+

Manuela Cristiano

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