Non Ci Resta Che il Crimine

Presentata in conferenza stampa la nuova serie Sky Original dal titolo Non Ci Resta Che il Crimine. Le dichiarazioni dei protagonisti

Debutta venerdì 1 Dicembre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, la nuova serie tratta dalla fortunata trilogia cinematografica, ‘Non Ci Resta Che il Crimine’. La banda formata da Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Giampaolo Morelli con lo zampino di Massimiliano Bruno, regista insieme ad Alessio Maria Federici, torna per compiere nuovi viaggi nel tempo. La nuova serie in sei episodi inizia subito dopo gli eventi dell’ultimo film e trasporterà i protagonisti negli anni ’70, fra gli ambienti della sinistra giovanile e delle contestazioni studentesche e quelli della destra eversiva del Golpe Borghese.

Non Ci Resta Che il Crimine: La presentazione

Non Ci Resta Che il Crimine
Non Ci Resta Che il Crimine

Nel corso della conferenza stampa abbiamo raccolto le dichiarazioni dei protagonisti Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Giampaolo Morelli, Massimiliano Bruno e del “debuttante” Maurizio Lastrico (Call My Agent – Italia).

Massimiliano Bruno, attore, sceneggiatore e regista della trilogia e della serie racconta perchè ha scelto gli anni ’70 per la serie ‘Non Ci Resta Che il Crimine’: “È il mio anno di nascita. L’idea era relativa a quei giorni e si giocava i campionati di calcio. Mi piacerebbe tornare al giorno in cui sono nato per vedere com’erano papà e mamma e farmi una passeggiata nel quartiere per vedere Roma. Per curiosità e nostalgia.”

L’attore Marco Giallini torna ad interpretare Moreno: “In realtà mi trovo meglio con Tognazzi” scherza l’attore. “Ci divertiamo. Abbiamo messo dentro attori emergenti.”

“Degli anni ’70 ricordo mio padre che va a prendere la stoffa per il vestito della mia cresima. Era verde oliva, ad un certo punto a Corso Vittorio Emanuele II si sentono dei colpi di arma da fuoco. Chiudono le saracinesche. Ho fatto in tempo a vedere che sparavano verso un furgone della Polizia. Un’immagine che è difficile vada via. Emblematica del periodo.” ha ricordato Marco Giallini sull’epoca in cui è ambientata la serie Sky Original.

Gian Marco Tognazzi è ancora una volta Giuseppe: “Nella serie abbiamo la possibilità di approfondire i personaggi su lati diversi. Io amo cambiare, invece ho scoperto che portare avanti in una serie ti dà la possibilità di andare su altre cose, diventa altrettanto divertente. Grazie a Massimiliano siamo tornati nel periodo storico che amo di più e che tornerei volentieri.” ha dichiarato in conferenza stampa.

L’attore Giampaolo Morelli veste ancora i panni di Claudio: “Lo ritroviamo con questa esigenza di affermarsi. Lui vuole fare lo scrittore e prova a vedere delle storie che conosce, ma che negli anni ’70 non esistevano. Insulta Flaviano. Ha questa mania di emergere ma fondamentalmente è un viaggio dentro se stessi.”

Non Ci Resta Che il Crimine: Il nuovo personaggio

Maurizio Lastrico arriva nella serie ‘Non Ci Resta Che il Crimine’ con il ruolo di Duccio Casati, ricco borghese dalle idee progressiste che ha delle idee progressiste che ha preso a cuore la causa dei ragazzi del movimento studentesco: “Duccio è un’essere umano iper accogliente, amante della cultura. È un sognatore. Una persona che per la sua omosessualità viveva un certo tipo di problemi.”

‘Non Ci Resta Che il Crimine’, produzione Sky Studios e Italian International Film prodotta da Fulvio, Federica e Paola Lucisano, andrà con due nuovi episodi a settimana tutti i venerdì in prima serata su Sky Serie, oltre a essere disponibile on demand in 4K HDR (per i clienti Extra anche nella sezione on demand Primissime).

Non Ci Resta Che il Crimine: La sinossi

Moreno, Giuseppe e Claudio si trovano di nuovo riuniti, stavolta per un’avventura nel 1970. Dopo aver scoperto di essere stato adottato, Giuseppe decide di cercare la sua vera madre, senza pensare agli avvertimenti del loro amico e scienziato Gianfranco: se si cambia il passato cambia anche il presente. Giuseppe riesce a incontrarla a un happening a casa di Duccio Casati, un ricco borghese dalle idee progressiste che ha preso a cuore la causa dei ragazzi del movimento studentesco.

Ma l’emozione che travolge Giuseppe nel ritrovare Linda gli fa commettere un grave errore: salvandola da un attentato con l’aiuto dei suoi amici, finisce per modificare il passato, e quindi anche il presente: ora l’Italia di oggi è diventata una dittatura fascista, e bisognerà tornare di nuovo indietro per rimettere le cose a posto… a costo di infiltrarsi nelle maglie del Golpe Borghese!

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Di Valentina Turci

Nata e cresciuta a pane e serie tv. La sua carriera nell'informazione inizia nel 2013 muovendo i primi passi nei magazine locali, per poi specializzarsi nel settore dell'intrattenimento.

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